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CALAMITY MAGAZINE ED "I MICI DELLE 3 GRAZIE"

  • Simona
  • 11 apr 2018
  • Tempo di lettura: 7 min

Ciao Calamity Readers! Oggi sono qua in compagnia di tre donzelle che combattono una missione: prevenire il randagismo felino. Ci racconteranno di cosa si occupano, svelandoci quindi la vita da volontarie, facendoci immedesimare nelle situazioni in cui spesso si sono trovate e magari, facendoci anche riflettere su quanto possiamo fare noi, per dare una mano a chi si occupa di queste cose. Godetevi quindi l'intervista alle 3 grazie!

- Ora iniziamo con le presentazioni.. Chi sono le 3 grazie?

Oltre ad essere 3 pazze, siamo ragazze di 21 anni e ci chiamiamo Caterina, Valentina ed Elena e viviamo in tre città diverse della Toscana.

- Cosa vi ha spinto a fare ciò che fate e quando avete iniziato?

Tutto è iniziato per caso, poco prima dell'estate, precisamente il 2 maggio 2017.Nessuna di noi immaginava che sarebbe diventato così grande. Tante sono state le telefonate ricevute, le giornate produttive ma altrettanto perse, la stanchezza, i soldi spesi, ma nonostante tutto non abbiamo mai mollato. Non è stato facile anche perchè a 20 anni si pensa di poter essere in grado di fare qualsiasi cosa, ma non sempre è così. Abbiamo fatto tanta esperienza ma ancora ci aspettano molti gradini da salire. In tutto ciò è nata però una bella amicizia, solida, vera, che va oltre al nostro stesso operato.

- Cos'è esattamente una colonia felina e come funziona?

La colonia felina è un gruppo di gatti, minimo 2, che vivono in libertà, frequentando abitualmente lo stesso luogo. Essi sono Patrimonio Indisponibile dello Stato, Comune, Associazione ecc. . La legge punisce il maltrattamento dei gatti (anche impedirne l'approvvigionamento e riparo). È vietato spostare le colonie feline dal loro insediamento di origine e quanto qui dichiarato è sancito dalle seguenti leggi: L 281/1991 , Legge n. 189/2004 (uccisione degli animali con reclusione da 3 a 18 mesi o con multa da 3000 a 15000 euro).

- Come si svolgono le vostre mansioni da volontarie?

Valentina si occupa dei preaffidi, cioè colloqui conoscitivi in cui si reca dalla famiglia che aspira ad adottare un gatto, verificandone l'idoneità. Caterina ed Elena si occupano degli stalli (ovvero ospitare temporaneamente a casa propria un gatto che cerca adozione), delle catture e delle cure dei gatti, sia piccoli, sia adulti, e delle varie operazioni da sostenere, come ad esempio la sterilizzazione. Tutte ci occupiamo inoltre della mediazione tramite telefonate sia con le persone interessate ad adottare, sia con quelle che ci segnalano la presenza di gatti in difficoltà. Inoltre tutte e 3 ci alterniamo dividendoci le varie mansioni, a seconda delle necessità che abbiamo.

- Avete uno spazio vostro dove prendervi cura dei mici?

Abbiamo a disposizione una stanza fornita dal canile della zona per le degenze di gatti selvatici o adulti che sono in cura, per quanto riguarda invece i gattini e/o le mamme in allattamento, preferiamo portarli nelle nostre abitazioni, in quanto necessitano di cure costanti.

- Come riuscite ad individuare un gatto randagio in difficoltà? Vi avverte qualcuno?

Riceviamo segnalazioni telefoniche di persone che hanno avvistato gatti in difficoltà (ad esempio incidentati o randagi che non si fanno catturare) o mamme con i cuccioli.

- Come catturate i mici randagi più ostili al contatto umano?

Grazie alle donazioni, ed una faticosa ricerca, siamo riuscite ad acquistare una gabbia trappola, ne abbiamo anche un'altra fornita dal canile della nostra zona. Una gabbia trappola è molto difficile da trovare, ad esempio la nostra arriva dall'estero; per scegliere quella adatta e soprattutto utilizzarne una in modo corretto, ci vuole molta esperienza, in quanto può essere pericolosa per il gatto, che una volta catturato con un'esca a base di cibo, si spaventa e diventa ingestibile. Per questo motivo consigliamo sempre alle persone di rivolgersi a noi volontarie e lasciarci sole durante la cattura, seguendo i nostri consigli, in modo che i gatti da catturare possano vivere la cosa in maniera meno brusca possibile.

- Come gestite i gattini neonati senza mamma?

Caterina svolge il ruolo di "balia", allattando soprattutto gattini dai 10 giorni in poi, ma è capitato di avere a che fare anche con neonati di 2/3 giorni. Quest'estate Caterina ne ha allattati ben 8. Per farlo, oltre a tanta pazienza, dobbiamo dedicare ai gattini moltissimo tempo, tenendo anche in considerazione il doverci alzare di notte, soprattutto per i neonati che necessitano di latte ogni 2/3 ore. Oltre al biberon, ci è capitato anche di dover allattare i gattini tramite un sondino. Se trovate gattini senza mamma ed in difficoltà, tenete ben presente che è fondamentale prima riscaldarli, vista una possibile situazione di ipotermia, e soltanto dopo, nutrirli. Nell'immediato è importantissimo non usare latte di mucca, ma soltanto quello apposito in polvere per gattini, ed allattare sempre tramite biberon. La cosa davvero importante è che se non siete espertinell'allattamento, la cosa migliore è contattare i volontari, che avendo esperienza se ne prenderanno cura nel migliore dei modi.

- Ci parlate del momento più difficile che avete avuto?

Quest'estate ci siamo ritrovate nel bel mezzo del boom di gattini che cercavano casa, ci siamo ritrovate con stalli in casa nostra di almeno 20 gatti a testa! Esatto, avete letto benissimo, 20 gatti a testa in casa. Potete tranquillamente immaginare la situazione che si era creata. Inoltre essendo piena estate, avevamo pochissime richieste di adozioni, in quanto la maggior parte delle persone, trovandosi magari in vacanza, non aveva il minimo interesse o comunque possibilità di adottare.

- Cosa vi spinge ad andare avanti quando si presentano difficoltà o avvenimenti tristi?

Ogni tanto ad ogni volontaria passa per la testa il pensiero "Adesso basta! Mollo tutto!", ed anche a noi è successo, ma quando pensiamo a tutti i mici che grazie a noi hanno una casa e a tutti quelli che abbiamo salvato, siamo determinate a non mollare. Inoltre ci da moltissima soddisfazione il contatto con gli adottanti, che ci spediscono le foto dei mici che ormai sono parte della loro famiglia, e che hanno avuto un lieto fine. Anche le donazioni per noi oltre ad essere la principale fonte di sostegno, danno una grande mano ad andare avanti.

- Come portate avanti economicamente la vostra attività di volontariato?

Andiamo appunto avanti grazie alle donazioni, o agli eventi che creiamo per beneficienza, come ad esempio le lotterie.

- I veterinari vi aiutano nelle spese di sterilizzazione ed operazioni varie?

Tutte noi proveniamo da diverse città, e quindi anche diverse associazioni, a seconda della zona ci sono quindi alcuni veterinari con i quali siamo covenzionate e che ci danno una mano.

- Quanti mici avete salvato ed accasato fino ad ora?

Da maggio 2017 siamo riuscite a salvare e dare una casa a circa 200 gatti, sia cuccioli, sia adulti.

- Che requisiti deve avere l'adottante perfetto?

Chi adotta deve essere responsabile e deve poter garantire al micio tutte le cure necessarie, inoltre la casa in cui andrà a vivere il micio, deve essere assolutamente priva di pericoli. La cosa fondamentale è anche il rispetto, oltre che per gli animali, di noi volontarie che facciamo tutto questo a titolo gratuito, spinte dalla nostra passione.

- Consigli per chi vorrebbe adottare un gattino?

Non soffermatevi all'apparenza, non fissatevi sull'età e sullo stato di salute del gatto, ma chiedete sempre consiglio alle volontarie, che sapranno aiutarvi a capire qual'è il gatto giusto per voi, in base alla sua situazione e a ciò che potete offrirgli.

- Prevenire il randagismo, come?

La cosa fondamentale, oltre a non abbandonare i gatti, è la sterilizzazione. Solo così possiamo prevenire abbandono e randagismo, causati da cucciolate indesiderate.

- L'adozione più memorabile qual'é stata?

Ognuna di noi ha la sua adozione memorabile, perciò vi raccontiamo a turno le nostre. CATERINA: Vi racconterò di Vipera, e già dal nome potete immaginare che era una gattina per la quale avevo pochissime speranze. Vipera arrivò a casa mia una sera, mostrandosi totalmente contrariata. Passò la prima notte a piangere, cercò di salire sull'armadio attaccandosi alle mie tende, riuscendo nel suo intento perfino tirandole giù. La cosa andò avanti con lei che piangeva in cima all'armadio, e che scendeva giù solo per mangiare, per circa 6 giorni. Col tempo e con una cura a base di fiori di Bach per tentare di tranquillizzarla, ho ottenuto ottimi risultati e dopo 20 giorni Vipera ha trovato casa. Che sollievo! VALENTINA: Io vi parlerò di Toby. Una giornata di pieno agosto, mi arrivò una segnalazione di un gattino che si trovava in uno stabilimento balneare da giorni. Mi recai lì e lo vidi miagolare sotto a questo sole cocente, era completamente stremato. Lo portai a casa e notai subito che non mangiava ed aveva la diarrea, quindi mi recai dal veterinario che vide che aveva la giardia (un parassita intestinale veramente tosto da combattere). Avevo davvero poche speranze per lui. Con le cure però, Toby si rimise in sesto e rincominciò a mangiare, dopo circa un mese poi ha trovato una casa. ELENA: La mia adozione memorabile è piuttosto recente e riguarda Lardello, detto Lardy, il nome è già un programma. Lardy è un micio dolcissimo, con un carattere splendido, ma difficilissimo da far adottare in quanto bianco e tigrato (da alcuni definito colore banalissimo) e di 7 anni di età (è risaputo che i gatti già grandi vengono difficilmente adottati, in quanto le famiglie prediligono sempre i gattini). Lardy proveniva da una situazione tristissima, la sua proprietaria per problemi di salute ha dovuto dar via sia lui, sia altri 6 gatti ed un cane, pregando che non finissero in gattile e canile. Gli altri avevano trovato tutti una casa, ma lui è stato per ben 3 mesi senza nemmeno una richiesta, poi il miracolo. Una ragazza che inizialmente cercava un gattino piccolo, si è ritrovata davanti gli occhi dolci di Lardy, e non ha esitato nell'adottarlo, così anche per lui finalmente è arrivata la felicità.

-Avete gatti in casa?

Tutte noi abbiamo gatti ed altri animali a casa nostra, non poteva essere altrimenti!

-Questa domanda determinerá il vostro livello di gattaranza: cosa ne pensate dei gatti obesi ed autocompiaciuti di essere tali?

Chi non vorrebbe un gatto obeso? Gino, Ciro e Attila sono l'esempio lampante!

-Come possiamo aiutarvi nella vostra missione?

Noi andiamo avanti grazie ai social, quindi potete sostenerci tramite la nostra pagina facebook "I mici delle 3 grazie" . Like e condivisioni sono per noi fondamentali. Inoltre per noi sono importantissime anche le donazioni e la presenza delle persone del luogo agli eventi di beneficienza che organizziamo.

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