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Gita al Parco Sigurtà e a Borghetto di Valeggio sul Mincio

  • Serena
  • 4 giu 2018
  • Tempo di lettura: 3 min

Il Parco Giardino Sigurtà si estende nelle vicinanze del Lago di Garda. La sua storia risale al 1407, quando venne acquistato dal patrizio Gerolamo Contarini; conteneva terre a funzione agricola ed era definito "brolo cinto de mura". Successivamente venne costruita una nobile e maestosa dimora e le terre passarono in possesso alla famiglia Maffei nel 1626.

Nel 1941, infine, l'industriale farmaceutico Giuseppe Carlo Sigurtà acquistò il terreno e ne cominciò l'opera di riqualificazione, scoprendo di poter prelevare l'acqua dal fiume Mincio. La vegetazione delle aride colline moreniche tornò così lussureggiante e vennero ristrutturati l'Eremo, il Castelletto, la Grotta Votiva (tanto amati dal Marchese Maffei nell' '800). Il giardino fu ingrandito a 60 ettari, assumendo le dimensioni attuali. Aperto da marzo a novembre, è stato nominato nel 2013 "parco più bello d'Italia".

Tra le fioriture più attese, a marzo quella dei tulipani (un milione, in oltre 300 varietà), a fine aprile l'iris e a maggio le rose.

La stagione migliore per visitarlo è chiaramente la primavera, ma la gita a cui ho partecipato era organizzata per il 25 settembre; giunti al parco siamo saliti a bordo del trenino che permette di percorrere l'itinerario su un sentiero di 6 km, mentre la voce guida svela i segreti del parco.

Il Grande Tappeto Erboso, la distesa più vasta del parco, in mezzo al quale si trovano i laghetti su cui sbocciano le piante annuali, tra cui ninfee, ibischi acquatici e il cui sguazzano le carpe giapponesi, i Koi.

Suggestivo è il viale delle rose che ne accoglie ben 30.000, durante la stagione estiva; sullo sfondo del roseto, si vede il Castello Scaligero, in una posizione particolarmente scenografica.

Per gli amanti degli intrighi, nel 2011 è stato inaugurato un labirinto che ospita 1.500 piante di Tasso, alte più di due metri, in 2.500 metri quadrati; al centro della composizione geometrica si erge una torre dotata di cupola rivestita in rame e due scale utili ad avere una visione privilegiata del dedalo.

All'interno del Parco è nascosta una piccola area dove la famiglia Sigurtà coltiva circa 40 piante dalle preziose proprietà terapeutiche: il Giardino delle Piante Officinali, al cui centro si erge una statua di leone.

A "vegliare" sull'intero parco, la statua di Carlo Sigurtà, che sembra voler accogliere i visitatori; alta 3.40 metri, si erge su lastre di pietra di Verona.

Due elementi architettonici importanti sono: l'Eremo di Laura, fatto costruire dal Marchese Maffei a fine '700, attraverso la cui facciata si può contemplare la statua della Madonna, e il Castelletto, edificio merlato, sede di incontri scientifici nel secolo scorso.

Dopo il pranzo consumato presso un ristorante di pesce a Mozzecane, ci siamo recati a visitare Borghetto, frazione del comune di Valeggio; esso sorge nella valle del fiume Mincio ed è incluso nella lista dei "Borghi più belli d'Italia".

In epoca scaligera e poi viscontea è stato al centro delle vicende che hanno portato alla costruzione dei vari manufatti che lo circondano (il ponte visconteo, il castello scaligero, il Serraglio). A quest'epoca risale la sua trasformazione in borgo fortificato, con due porte di accesso e una cerchia di mura con torri circondata dalla fossa Seriola.

Si tratta, in realtà, di un piccolo pugno di case, un villaggio con caratteristici mulini ad acqua (alcuni rimessi in funzione), una chiesa parrocchiale dedicata a San Marco, accanto alla quale sorge la torre campanaria risalente agli Scaligeri.

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